Il 10 agosto 1915 da Caserta Giulio scrive a Maria che si trova a Foza
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Giulio a Guglielmo

crono 16

doc. Agosto 1915 (seconda decade?) n.20

Moglie carissima

Dopo lunga ed ansiosa attesa ebbi oggi la bella nuova di tuo regolare parto col dare alla luce un caro Figlio. Di cuore ringraziamo il Signore di simili suoi doni.
Tu mi dicevi cara Moglie che ti dicesse io cosa gli mettere nome, vedi tu se vuoi mettere il nome del nostro primo genito Bruno ho se gli vuoi mettere il nome del Difunto mio Fratello maggio Giuseppe, insomma vedi te di adottare sempre un nome santo, fate pure voialtri che sarà sempre bene fatto.
Riguardo al Padrino già immagino che saranno in gran parte richiamati io non saprei chi dirti, vedi se ti pare a te del cognato Giuseppe Carpanedo, osia qualche altro parente ho amico nostro o donna o uomo che sia farai tu come vuoi, o tuo Padre o uno di miei fratelli insomma chi crederai tu che andrà bene, solo ti raccomando appena ricevuto questa mia di farlo Battezzare subito pregoti non mancare appena puoi scrivere tu di tenermi informato di sovente di scrivere bene e chiaro, l'altro ieri ti ho scritto una cartolina col rimproverarti te e Giovanni perche avete induggiato troppo devi sapere che solo le vostre notizie mi tiene un po' allegro da Emo e da due giorni che non vedo suoi scritti nella sua ultima mi diceva bene di salute così pure bene di me solo da due giorni che mi sento disturbato in seguito alla vacinazione fattami la settimana scorsa ti dirò cose da poco.
I cerrotti non gli ho ancora ricevuti vuol dire che li riceverò in seguito, la scorsa settimana ti ho spedito una mia recente fottografia non la hai ancora ricevuta? così pure una a Emo, ieri ricevetti dallo zio Sebastiano, da Ninetto Corsor e da Beppino tutto bene.
Raccomandoti in fine di essere premurosa sui bisogni del neo nato amatissimo figlioletto, un bacio per me sul quel'incente animo Grazioso, vedi anche te di usare i dovuti riguardi durante il periodo di puerpera in seguito ti spedirò qualche cosa secondo tuoi bisogni e con i medesimi per rinovare l'obito anuo della difunta amatissima mia Mamma che mai la dimenticherò pel amorosissimo amore materno. Pregoti di essere divvota alla B.V. con qualche prece che tanto bisogno abiamo.
Con tutto affetto ti baccia col cuor sulle labbra te figlio Il marito Giulio scrivi.

Grazie infinite all'Angelina di sua premura chiamandomi obbligatissimo di ciò terrò sempre calcolo di suoi favori la saluterai a nome mio Giulio.
[da qui nei margini]
E il sussidio lò hai pure ritirato pregoti come nell'altra mia di riscuotere quello che ti aspetta dal 13 giugno in poi. Vedi adesso ti darà di più ciao sta bene scrivi saluti cari a tuoi genitori

  Note:

Giulio, nella fretta di rispondere ha dimenticato di scrivere la data, cosa abbastanza rara.  La data è quindi stimata visto il contenuto
Rino è nato il 3 agosto.
C'è il nome da decidere e Giulio dà qualche suggerimento, ma infine sarà Maria a decidere e chiamerà il figlio Rino Giuseppe.
E' da osservare quanto contino per Giulio le lettere e le notizie da casa e dai fratelli. Si lamenta che da Guglielmo non riceve da due giorni!
L'Angelina citata è la sorella di Maria e doppia cognata di Giulio avendo sposato il fratello Guglielmo. Forse sarà stata lei a scrivere a Giulio o forse è stata di aiuto per il parto.
Giulio è premuroso ma da lontano può solo fare delle raccomandazioni e risparmiare dei soldi della sua paga da mandare a casa. Serviranno anche per far dire una Messa per l'anniversario della morte della madre Giuditta, morta da diversi anni come il padre Pietro da cinque.
Si osservi anche che Giulio scrive le parole più significative in quel momento con la maiuscola.