Il 27 marzo 1916 Maria da Foza scrive a Giulio  che si trova a Valdastico
successiva  precedente  successiva dello scrivente  precedente dello scrivente  in risposta a  le risponde
 
Lettera di Maria a Giulio del 27 marzo 16

crono 48

doc. 27.3.16 n. m20 (10 bis)

Foza 27.3.16
Amatissimo Sposo
Ogi o ricevuto tua lettera intesi il tutto, restai dispiacente il sentire che non ai mai ricevuto miei scritti che io ti o scritto diverse volte ti prego non dubitare che io sia dimenticata di te per cuante ocupazioni chiò abia il tenpo per scriverti a te lo trovo senpre non passa un minuto sensa che ti ricorda e che col pensiero ti aconpagna
Ora ti racomando di stare allegro e di portare pazienza che vedrai che in breve tutto si canbiera per bene io sto colla viva fede di vederti ritornare inbreve in mia conpagnia per senpre che saremo felici. Ora non dubitare o Sposo caro che io mi sia dimenticata di te sempre ti ricordo senpre alla B.V. colla Preghiera e vedrai [vedrai] che essa non manchera giamai colla sua santa Benedizione
Guglielmo a scritto ieri dice che sta bene cia mandato una cartolina anche a noialtri colla fottografia unito a suoi conpagni coi schii
Ogi o parlato col S. Brigadiere esso mi a detto che cuando ritorna di pove ti scrivera e prima non sa che cosa scriverti
Ariguardo a mio Papa ora sta meglio comincia ad andare in giro ad asiago non ne niancora andato ma ora sta meglio che se vuole puo andare Mia Mamma sta bene essi ti manda tanti Saluti
Con piacere intesi che ora ti trovi bene e in buona salute voglio sperare che cuando canbi ti trovi meglio. Io di salute sto bene cosi pure il nostro caro Banbino e crese a ochi vedendo, i nipoti Gildo e la Adaglia continua a dire il zio e il Papa domani viene a casa
Ricevi saluti di tua sorella e mia
Ricevi tanti Baci unito il Banbino tua sposa Maria
Scrivi presto spero che cuesta mia la riceverai ciao mille Baci tua indimenticabile Maria
Ora tralasio di scrivere perche sono stanca che o male a un dito police della mano destra
Nuovamente tua sposa ti Bacia spero unaltra volta scriverti meglio ora li do un Bacio al Banbino per te ciao Baci scrivi tua
Maria

Note:
Maria aveva scritto una lettera solo il giorno prima, ma risponde subito alle lamentele di Giulio: troverà sempre il tempo per scrivergli.
Probabile che la cartolina di Emo sia la stessa che abbiamo visto al n. 43. Maria pare credere che quello fotografato sia proprio Emo. Forse lo avrà detto proprio Emo e allora potrebbe essere vero
Il Brigadiere è forse l'incaricato a corrispondere il sussidio alle mogli dei militari richiamati. Il papà di Maria e Angela, Bepo S'ciavina, sta meglio e se vuole può andare ad Asiago, dove ha un fratello e ci sono dei beni della moglie Agnese Carli di cui occuparsi.
Ancora una volta la nonna ci regala tre belle annotazioni famigliari: il "caro bambino che cresce ad occhi vedendo", i figli di Emo che aspettano il ritorno del papà e dello zio e il suo "male a un dito police...". Chissà quanti pollici aveva nella mano destra la nonna Marieta Poi?