Il 16 maggio 1916 Giulio che si trova a Rocchette scrive a Maria a Foza
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Lettera di Giulio a Maria del 16 maggio 16 Note:
Lo stesso giorno della precedente Giulio scrive questa lettera; qualcuno gli ha detto che andrà a Torino, ma non sarà così: andrà all'ospedale di Verona per un po' e poi ad Erbezzo.
Rassicura la moglie sulla sua salute e anzi ci vede la prospettiva di una licenza dopo la convalescenza, ma, sconsolatamente, si dichiara non più in grado di partecipare all'affare progettato col suocero perché, non essendo più in prima linea, viene pagato meno.
Possiamo immaginarcelo aspettare ansioso la moglie vicino alla stazione quando arrivavano i treni. La ferrovia Rocchette-Asiago era in funzione dal 1910.
 

crono 60

doc. 16.5.16 n.40

Sulla busta:
 T.P. Rocchette (Vicenza) 16.5.1916

Alla Signora Cristiani Maria
Foza Asiago P.cia Vicenza)

Carissima Sposa
oggi stesso che ti scrivo Parto Per Torino da là Poi ti darò nuovo indirizzo ora non mi scrivere fino che non riceverai mio nuovo indirizzo.
Fin dal giorno che arivai qui ti attendevo specialmente quanto arrivava la corsa che mi trovavo la vicino alla Stazione ma nulla di nuovo, fu vane le mie attese e dire che eravamo cosi vicini ormai come si fa ci vuol Pazienza
Pregoti nulla Dubitare sul carico mio come ti dissi su altra mia nulla di grave, sarà facile che dopo questo Periodo di malattia mi concederà licenza Però non di sicuro cosi spero, quando avrai ricevuto nuovo mio indirizzo mi scriverai più di sovente anche sul carico dei miei amati Fratelli cioe Guglielmo e Cornelio Dunque siamo intesi su ogni raporto
Su ciò che ti Dicevo del nostro afare digli cosi a tuo Padre che non si in comodi per niente, trattandosi poi che ora non prendo che una lira e venti al giorno certo poco Posso risparmiare
altro non so che dirti che augurarti ogni bene te e Rino e tutti ti Bacia tuo amatissimo Sposo
Giulio Cristiani