I'11 marzo 1917 Guglielmo che si trova al fronte scrive a Giulio a Torre Canne
successiva  precedente  successiva dello scrivente  precedente dello scrivente   in risposta a  le risponde
Note:
Una settimana ha impiegato una lettera per attraversare l'Italia da Torre Canne al Fronte sui Lagorai in Valsugana. Si confortano e sostengono a vicenda i fratelli e chissà quante volte hanno ripetuto gli stessi concetti ma non è mai troppo perché ogni giorno di sopravvivenza nelle loro situazioni è una conquista. Emo ammette di essere stato fortunato benché si trovi al fronte, ma anche Giulio lo è, anzi di più. Emo insiste nella sua battaglia contro Giovanni. Hanno avuto la conferma dalla cognata Anna che Maria e Angela hanno scelto loro di non andare ad Arino ma ancora Emo insiste che Giovanni le ha cacciate in strada senza niente! In più cerca di tirare dalla sua Giulio, che sappiamo era più morbido verso Giovanni.  Ora si affaccia la questione dell'indennizzo dei beni perduti. Giovanni cercherà di usarlo per ripagare i debiti, ma Emo non ci sta e già affila le armi.
Ancora una volta Emo si dichiara "Indimenticabile"; può venire il dubbio che sapesse esattamente cosa significa e lo usasse per stringere il legame col fratello Giulio.
Lettera di Emo del 17 marzo 1917

crono 151

doc 11.3.17 n. e17

Mio caro Fratello
Dal Fronte 11.3.1917
Rispondo alla tua in data del 10 ricevuta con piacere intesi di tua buona salute nonostante il duro sacrificio del servizio che hai.
Molto mi piace il tuo consiglio che bisogna esser sempre forti e mantenerci d'un contegno sempre allegro ma al pensare che è ormai due anni che siamo privi dei nostri cari congiunti che per mio conto è il sacrificio maggiore, ma vedo proprio che bisogna rassegnarsi.
Ma tu mio caro fratello non credere ch'io dispera dell'aiuto della Divina e Celeste Provvidenza, ma viceversa sono sempre più forte e fiducioso perché ho prova sufficiente che in tutto cuesto tempo che mi trovai in mezzo ai disaggi sono sempre statto favorito ed aiutato e ogni dificoltà ho superato, e con di più copro sempre il mio posto che te lo posso dire francamente per me è un premio non ti pare? e come servizio già m'immagino mi trovo meglio di tanti benché in questi paraggi mi trovo.
Basta ora uniremo le nostre preci affinché saliranno al cielo gradite e mercé quel'aiuto un giorno speriamo non lontano alla nostra meta e vivremo tutti uniti e s'accingeremo con tutte le nostre forze fisiche e morali per il bene di nostre buone spose e teneri figli.
Intesi cosa ti scrisse il Giovanni le sue solite fingardagini che dopo averci inumanamente spogliati continua con il suo chiacchierio buggiardo voler avere ragione fortunato lui che ha avuta da fare del fratelli più che buoni che noi anche coscientemente non si poteva tacere, ma trovandoci in condizioni tali che abbiamo a pensare altrove, per me mi basta sua lorda coscienza di cacciare le nostre famiglie nella strada senza niente.
Cosa può trovar per discolpa?
Ma che non s'intenda di continuare la camorra anche su quel'indenizzo che un giorno ci verrà perché allora sì che troverà la via chiusa.
Raccomandoti di avere coraggio perché si vede proprio che noi siamo destinati così vuol dire che tutto a termine e termineranno anche tale statto di cose, sii sempre sollecito con lo scrivermi ch'io mai non ti scorderò, auguro che il cielo faccia piovere su di te le più profficue benedizioni. Caramente ti baccia tuo indimenticabile Guglielmo
Non posso contraccambiarti i saluti da Benacchio motivo trovasi all'ospitale in attesa di rassegna
Ciao mio buon Toni scrivimi e coraggio sempre tuo Emo.