Il 29 dicembre 1916 Guglielmo che si trova al fronte scrive ad Angela a Borso
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Note:
Stranamente ci è rimasta questa lettera di Guglielmo ad Angela, sua moglie e sorella di Maria. E' molto rovinata dagli acari della carta che hanno aperto grossi buchi sui fogli già così sottili da essere trasparenti. Non ci fa molto capire del rapporto tra i due se non dedurre qualcosa dalle scuse per la lettera "un po' fastidiosa" che Guglielmo ha scritto il giorno precedente.
Angela ha 26 anni, 8 meno di Guglielmo e 6 meno di Maria. Maria ha 32 anni e Giulio ne ha 3 di meno, 29. Il fratello più vecchio ha sposato la sorella più giovane e viceversa.
Guglielmo presta servizio negli Alpini e per lo più in alta montagna e a dicembre con tutta quella neve non deve essere stato facile, nemmeno per un cuoco. Ma ora è contento: ha potuto allestire la sua "cucinetta". Pur godendosi il calduccio della stufa della mensa ufficiali coi piedi dentro un caldo sacco-piedi , Guglielmo sogna la "benedetta licenza" ed è contento che abbiano finalmente una casa "decente" perché così avrà una stanza dove dormire con Angela...
Anche lui, come Maria si definisce "indimenticabile", ma forse è Maria che copia da lui.
Lettera di Emo del 29 dicembre 16

crono 140

doc. 29.12.16 EmAng

Mia cara sposa
29 - 12 - 1916
Mi perdonerai se ieri ti scrissi una mia lettera un po' fastidiosa ma sai bene la colpa non è tutta mia un po' ero avvilito ed un po' arrabiato ma tuttavia come di nuovo ti ripeto lo [illeggibile: buchi nel foglio].
Ti dirò ora mi trovo abbastanza bene ma però ho passato una ventina di giorni così cattivi che non si poteva reggere in nessun luogo, ora siamo venuti un po' più in giù e qui dove ora mi trovo ho allestito la mia cucinetta per bene ed è per cuesto mottivo che ho tardato a scriverti dove ero prima non poteva transitare la posta per la cuantità di neve.
Ti dirò che il mio Maggiore e andato in licenza e nel suo posto e venuto un Maggiore del settimo ed io devo adesso a fare il cuoccho per lui e come di nuovo ti dico mi trovo [illeggibile: buchi nel foglio] scrivere vado nella sala mensa e dentro ce la stuffa ed ho un buonissimo sacco piedi che mi ha regalato il mio caro Amico Benacchio che mi incaricò tanto di salutarti, se la passiamo alla meno peggio sempre con cualche risata.
Ho sentito con massimo piacere che avete cambiato e come mi disse il fratello Antonio che avete trovato una casa decente e con comodità, avete fatto molto bene, almeno adesso potrette avere un po' più di comodità, almeno se fra breve mi concederanno anch'io quella benedetta licenza avremo una stanza per dormire.
Nell'altra mia ti dissi che facilmente non verrò in licenza ma questa mattina parlai con il signor Tenente e mi disse che abbia pazienza che cuando potrà trovare uno che faccia da mangiare mi manderà anch'io ma io sai non ho premura perché cerco d'accontentarli meglio che posso, ieri ho preso £ 5 di mancia e sono contentissimi del mio operato.
Oggi stesso ricevetti tua cara e gradita lettera, con espresso pure ricevetti del caro fratello Antonio da Marina S. Vito - Chieti e mi disse che sarà traslocato per una quarantina di giorni a Bari, poi tornerà vicino a voi ma in questo tempo e facile che accordano ancora licenza ed allora ci troveremo a casa in compagnia.
Di tutto cuore ti auguro che prospero e feccondo e portatore d'ogni bene ti sia il novello anno unita a nostri cari bambini e tutti di famiglia. Non dubitare vedarai bene che adesso sempre ti scriverò e mi farai questo favore di dirmi come che casa è e come siete messi . Accetta ed agradisci un caldo baccio dal tuo indimenticabile Gugliemo.
Ciao Angela scrivimi seto, e Gildo? e le bambine? di nuovo tuo Emo