II 29 dicembre 1916 Maria da Borso invia a Giulio che si trova a Sanvito Marino
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Vaglia di Maria del 29 dicembre 16 Note:
Maria ha ricevuto la lettera che Giulio ha scritto ben 10 giorni prima (n.138); non è brava con le parole e gli risponde in questo modo, mandandogli 10 lire che Giulio non ha chiesto ma di cui ha bisogno. Maria può contare solo sul suo sussidio e privarsi di questa somma non doveva essere un sacrificio da poco.
Maria usa qui i termini Marito e Moglie che di solito non usa. Forse è segno che Maria sente che il vincolo matrimoniale richiede reciproco sostegno.
E' questa la prima comunicazione da Borso; la famiglia ha trovato una casa più accogliente presso il fabbro di Borso.

crono 139

doc. 29.12.16 n.m23 bis1

Talloncino per le comunicazioni al destinatario di un vaglia postale di Lire 10

t.p.
Borso Treviso 29.12.16
Marina di San Vito (Chieti) 31.12.16

Marito Carissimo
Laltro ieri conpiacere oricevuto tua cara lettera intesi di tua buona salute cosi pure e simile di me e tutti di famiglia
Ariguardo di Guglielmo dopo la tua partenza non nabia[mo] mai ricevuto suoi scritti da giorni abiamo mandato un espresso speriamo bene
Ora ti o spedito cueste dieci lire in seguito se ai bisogno mi scriverai ciao
Ricevi i più cari baci di tua Sposa unito il Banbino
Sta allegro, Saluti da miei Genitori mia Sorella tua Moglie Maria Martini

[altre scritte sui margini:]

Licorno Luigi

Saluti e baci Cerefont...[? firma illeggibile]