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crono 90
doc. 24.7.16 n.30
Sulla busta: tp 25.7.16 Erbezzo Verona
Alla Signora Cristiani Maria
Presso Fuga Rosso
Treviso Borso Sant'Ilaria
Erbezzo, li 24.7.16
Sposa carissima,
Eccomi Pronto come da tue raccomandazioni fatte nell'ultima tua. Con mio piacere apresi di tua Buona salute così del Bimbo e tutti, lo stesso lo e di me. In questo momento che scrivo mi trovo ricoverato all'infermeria in seguito a certi disturbi di stomaco avuti i giorni passati; ora già ristabilito, anzi Domani sortirò per riprendere il mio servizio. Nelle altre mie ti dissi che dovrò rientrare alla mia Compagnia in breve e per ciò suspesi io stesso tua partenza che di certo credo saresti ben volentieri venuta, e vero?
Al quanto intesi da miei Superiori sembrava fosse Subito la mia Partenza, ancora dal giorno che mi veniva comunicato ciò, mentre nulla più n’è seppi. Meglio cosi; chisa si siano dementicati. Vale a dire se sapevo cosi non impediva tua Partenza. Ora ti dirò se mi tratterò qualche giorno a Verona verrai trovarmi colà, però come ti dissi se vuoi venire quì a Erbezzo puoi arischiarla, anzi io prima di partire da qui farò un telegramma informandoti immediatamente cosi ti potrai regolare. Possibile che partirai proprio quel giorno stesso? Dunque ora ti ho spiegato il tutto, riguardo poi il Bambino io dico meglio che lo lasciasi a casa con questo caldo quì, poverino soffre di molto però ti dico avrei molto desiderio di vederlo: un bacione per me. Se poi ci farai di[ffi]coltà per altre ragioni io non so come dirti, però non ti consiglio venire da sola; come tu mi accennavi della Maria Tessarolo puoi venire in sua compagnia se il tuo Papà non e disposto, anzi quì gli unisco il Presente foglietto che ce lo consegnerai. Dunque siamo intesi: farai come meglio ti pare.
Desideravo sapere se hai ricevuto il vaglia, da Emo e parecchi giorni che non ricevo, speriamo sempre bene; io non cerco altro che la salute e se avremo noi la grazia di ritornare Pel rimanente penseremo noi. Uniamo le nostre preghiere alla Vergine Immacolata che abbi di noi pietà. Di cuore ti bacia tuo amato sposo Giulio.
Tanti Baci ai Bimbi Rino e tutti,
tuo Giulio ciao.
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Note:
Giulio è stato
male, problemi
di stomaco
stavolta. Dalla
lettera traspare
una certa
serenità di
spirito e
tranquilla
accettazione.
Può esprimere
liberamente come
si sente e
mostra il
desiderio che ha
di vedere Maria
e Rino e, senza
dirlo
esplicitamente invita
timidamente
Maria a venire
portandosi il
bambino. Il
rischio che lui
sia già partito
è minimo: perché
può informarli
all' ultimo
minuto con un
telegramma. Del
resto erano
passati quasi
due mesi da
quando gli
avevano detto
che sarebbe
partito a
breve...
Maria ha di
nuovo scritto ma
anche stavolta
non ha detto se
ha ricevuto le
100 lire! La Maria Tessarolo
forse aveva il
marito soldato
vicino a dove
era Giulio.
Torna ad
esprimere la
fiducia a poter
risolvere tutto
con la buona
volontà, una
volta finita la
guerra.
Il foglietto
indirizzato al
suocero è andato
perduto. |
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