Il 25 luglio 1916 Giulio che si trova a Erbezzo scrive a Maria a Sant'Eulalia
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Lettera di Giulio del 25 luglio  16  

crono 91

doc.25.7.16 n.cg53

cartolina postale italiana in franchigia – Corrispondenza del R. Esercito

tp. 26.7.16 R.Poste 7^ Infermeria Avanzata – Posta Militare Intendenza X Armata

Alla Signora
Cristiani Maria
Presso Fuga Rosso
Borso S.Ilaria
Treviso

Mittente: Cristiani Giulio
Conducente
Erbezzo Verona

Erbezzo li 25.7.16
Sposa Carissima con l'apresente ti affio [?] notto di mia buona salute cosi auguro a te Rino e tutti di Famiglia. Oggi stesso ricevetti da Guglielmo, di salute anche lui bene cosi speriamo continui come il Passato. Raccomandoti di essere più solecita con tuoi scritti. Ieri ti scrissi in lettera. Nell'ultima tua mi dissi che ben poca della nostra roba hai potuto trasportare e l'altra a [?] e rimasta; certo se e in casa non si troverà più nulla, dovevate almeno cercare di nasconderla o almeno cercare di trasportarla fino a Valstagna, ma ormai ci vuol pazienza, quello sarebbe il meno, io mi accontenterei di avere la sorte di un giorno ritornare tutti e Due, cosi Iddio volesse. Sempre a te vicino tuo Sposo
Giulio Cristiani
Tanti saluti ai tuoi Genitori.
Un miglione di Baci ai Bimbi.

 

  Note:
Giulio è ancora all'infermeria ma sta bene. Lui scrive quasi ogni giorno e prega Maria di essere più sollecita; forse pensa che anche Maria abbia tutto il tempo libero che ha lui, soprattutto adesso che è all'infermeria. Pensa alle cose perdute e si rammarica di non sapere bene cosa abbiano perduto e pensa comunque che avrebbero potuto fare di meglio e di più per salvare il salvabile. Si consola con la speranza di poter tornare tutti e due (lui e Guglielmo) sani e salvi.
Infine trova un nuovo modo per inviare i consueti baci a Rino...