Il 19 agosto1916 Giulio ad Erbezzo scrive sul suo quadernetto
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pagine del quadernetto nero  

crono 99

pag.: 29-32 Libretto nero

Pag 29

Angolo Veronese
(Benevento)
Apice

Pag 30

Carissima Sposa
Da quel momento che ti lasciai non mi sembra di essere così contento, le tue Parole mi risuona di continuo nel. Dirò così quel Periodo di tempo che passai in tua compagnia ora mi pare un sogno, sto meditando [?] il Passato e sempre più il Dolore l’amarezza ora va crescendo ma in fra tempo una certa sodisfasione che si abiamo ancora avuto la bella fortuna di vederci in questi critici momenti, si Maria in questa tremenda epoca diremo così abiamo diviso i Dolori le amarezze e ogni soferenza

  Note:

Solito quadernetto con la copertina nera e il dorso delle pagine rosso, sfasciato e con diverse pagine strappate.
Si tratta qui certamente della brutta copia di una lettera che  Giulio ha scritto dopo essere stato a casa e siccome sappiamo che dall'8 al 13 agosto del 16 ebbe un permesso è collocata in questa data.
Il dolore di Giulio è forte, e già forte è la nostalgia; non resta che rassegnarsi e chiedere aiuto alla Fede e, perché no? anche a un po' di spirito patriottico.
Se la data è quella che pensiamo Giulio si sbaglia sul non muoversi più.
Può essere questo un dato che ci fa pensare che la data in realtà sia un'altra.

 
 
 

Pag 31

Incontrata in questi avenimenti, con il cuore infranto di dolore lasio te il grazioso nostro figlioletto che ingnora a tale cose per la sua tenera età, ma tuttavia il Dovere ora che ci chiama, e sempre con la viva fede in colui ci creò e di certo ci condurà al salvo fino a tanto che torneremo sidisfatti di tanto onore dopo aver combatuto di santa ragnione per la giusta causa.
Ora ti dirò così un po’ dolente ma imparitempo contentino ormai ti posso assicurare che da qui non mi muovo più

Pag 32

Si legge: Munari Rino Cristiani e vari conti