II 21 maggio 1917 Maria da Borso scrive a Giulio che si trova a Torre Canne
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 Lettera di Maria del 21 maggio 17 Note:
Questa è la prima lettera di Maria che ci sia rimasta da che si sono trasferiti dal fabbro di Borso, probabilmente a meno di un chilometro da dove erano prima. Di quasi 5 mesi non sono rimaste sue lettere.
Maria sta tentando di ottenere il trasferimento di Giulio vicino a casa, Il parroco di Sant'Eulalia le ha scritto la brutta copia della domanda da trasmettere ai superiori di Giulio, ma le dice che servirebbe una raccomandazione e le suggerisce di chiedere al proprio parroco (di Foza ora a Schiavon) di scrivere all'onorevole Roi perché appoggi la domanda di trasferimento. l'onorevole Giuseppe Roi era del Collegio elettorale di Thiene ed era stato eletto per la XXIV legislatura (da novembre del 13 a settembre del 19) per il partito dei Cattolici.
Oltre alle solite rassicurazioni e speranze Maria riesce qui a raccontare qualcosa di Rino che avrà fatto molto piacere al papà. E' una scenetta deliziosa.

crono 157

doc. 21.5.17 n. m24

Borso 21.5.17
Sposo Carissimo
Mi perdonerai che o ritardato un paio di giorni a mandarti miei scriti la causa era che prima o voluto nuovamente a parlare col S. Parroco di S. Eulalia per farti sapere culche cosa in tuo riguardo come che mi dicevi io sono andata ed le o [s]piegato il tutto come mi ai detto te e esso mi a fato una letera che io abia da ricopiarla con il mio scritto e poi che la mando al comando generale come mi dicevi te ma esso mi a detto che e dificile che mi riesa mi a deto che perche cuesto comando Generale potese tramutarti ci vorebe che che andase potese a parlare io con il Parroco del nostro paese che lui si aprestase che col mandarli un scritto al nostro deputato Roi racomandandoli ciò che sta scritto in cuella lettera
Ora non so come devo fare se o da mandarla via cosi o pure se o da andare dal nostro Parroco che mi mandava una conpagnatoria in fati domani o che la mando via a Roma oche vado dal nostro Parroco che si trova Shiavon
Ora voglio sperare che Idio facia che mi riesa che potresimo a rivederci presto e per senpre Ora ti racomando di stare allegro di darti coragio e vedrai che inbreve tutto si canbiera per bene
Intesi anche di Guglielmo di che gode sua buona salute cosi anche a noi altri ci a scrito anche ogi sta bene
Il nostro caro e grazio[so] Rino sta bene e grasso come il solito comincia a dire diverse parolete ti chiama di frecuente e ti manda cualche Bacio ora e nel suo letino e dorme trancuillo ogni pezo di carta che vide o cartoline dice che e tutto di suo Papà e le vuole nelle sue mani.
Noi altri salute e buona cosi pure miei Genitori e di mia Sorella e tutti i Banbini e cosi pure voglio desidero simile di te Senpre ti ricordo e col mio pensiero ti acconpagno non dubitare che mi dimentica anche nelle mie Preghiere sempre ti ricordo nuovamente ti racomando di non abelirti [
avvilirti] sta allegro e speriamo che a rivederci in breve e per senpre perintanto ti mando mille dei più cari Baci unito il nostro Rino
Saluti di mia Sorella e di miei Genitori ciao sta allegro

[di qui nel margine]
mille Baci ti auguro ogni bene scrivi presto, tua Moglie Maria che mai si dimentica un minuto di te tua Maria
ciao Baci cari.