Il 27 settembre 1918 il nipote Gino Cristiani scrive a Giulio a Venezia
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crono 299

doc. 27.09.18

R. Esercito Italiano
Corrispondenza in franchigia
tp Posta Militare 27.09.18
Verificato per censura

Al Signor
Cristiani Giulio
Regg. Guardia Finanza
Magazini Generali
Venezia

Mitt: Gino Cristiani
109 Gruppo
327 Batteria Bombardieri
Z. G.

Z. G. 27-9-18-
Zio Carissimo
Io godo buona salute come spero di lei.
Ora sarà dificile che io venga a Salutarlo di quelo che sento pasienza! Speriamo di poter vederci a casa. Io mi ritrovo al medesimo posto. Mio zio non mi a dato sue notizie lo prego quando li scrive di salutarlo tanto
Riceva saluti e Baci dal suo nipote
Gino Cristiani

 

Note:
Gino si è abituato a passare le sue licenze e i suoi permessi ad Arino, dagli zii, dato che a casa non ha nessuno essendo orfano. Ma ha saputo che il contagio sta dilagando e forse anche che ad Arino molti sono ammalati e così dice allo zio che non andrà a salutarlo, come ha fatto altre volte. L'altro zio che chiede a Giulio di salutargli deve essere Emo che da un po' non gli scrive. Come abbiamo letto Emo ha altro in mente, con tutti i suoi ammalati.
Questa è l'ultima cartolina di Gino che ci sia rimasta. Come si sarà sentito, dopo pochi giorni, a sapere che lo zio Giulio, il suo preferito, era morto? Di nuovo orfano?  
Cartolina di Gino del 27 settembre 18