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crono 20
Pag 7
Cronaca a Ceco Bepo Guglielmone e Maometo mezza luna
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Guglielmone detto Memo con la sua superbia, diventar volia un secondo Padre Eterno
Ma colserò il momento sbagliato meglio era non avesse cominciato
Compreso Ceco Bepe un animo e aleatto ………… si strinsero la mano per ocupar Venezia e Milano
Cominciarono alla parte oposta, ad iniziare qualche batosta
Attaccando Francia e Belgio per poter avanzare meglio
Pag. 8
Da un’ano e meso che il famoso Guglielmone e uscido in azione
Il mondo intero volea soprafare per un giorno comandare
Ma la Russia e l’Inghilterra simpegnarono in tal ,maniera
Di non far guadagnare un palmo di terra
Checo Bepo appassionato. cede a Memo il Patronato
Dicendo o Dio che dani ora sorte li stati Balcani.
Un gran Consiglio vole far tra Checo Bepo e Meza Luna di non cedere cosa alcuna.
Guglielmone col suo modo di pensare anche papa volea diventare
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Note:
Dal Libretto
nero
Quadernetto con
la copertina
nera e il dorso
delle pagine
rosso, sfasciato
e con diverse
pagine
strappate.
La data è
stimata;
potrebbe essere
degli ultimi
mesi del 15.
Giulio scrive
una specie di
poema sui nemici
Imperatori
austriaco,
tedesco e turco.
Chissà se l'avrà
sentita da
qualche collega
o se sia roba
sua?
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Pag. 9
Ma suoi piani fu sbagliati non pensando agli aleati
Checo Bepo sta meditare a che punto si verano ritirare.
Sta a passare infelici feste per tralasciare Trento e Trieste-
Sul Esercito Italiano per gueregiar son tutti artisti
Sule rocce ogni corpo Alpinisti
Si fingeano d’artiglieria tutti scelti tiratori
Anche l’Itaglia a sua volta e uscita in azione il 24 maggio
In cominciava il rombo del canone
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Si legge comunque la satira contro i nemici e un
certo orgoglioso amor di Patria. Ma Giulio ( e i
suoi commilitoni)sono a Caserta, ben lontani dai
colpi di cannone e dalle raffiche di mitraglia.
Le cose cambieranno presto. |
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