Il 20 settembre 15 Giulio da Elena scrive a
Guglielmo al fronte successiva precedente successiva dello scrivente precedente dello scrivente in risposta a le risponde |
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Note:
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crono 19 Pag 1: interno di copertina Annotazioni per lo più a matita solo in parte leggibili con cifre e conti Resti di pagine strappate Pag 2: a matita brutta copia di lettera a Guglielmo: la lettera è probabilmente dei primi mesi del 16 quando tutti e due i fratelli erano al fronte. … che l’o detto io farò ciò fino a tanche esisterà sopra il suolo della terra mia presenza sarò sempre col devidere tutto ciò che le mie condizioni lo permette e se domani saro io incapace di poterti aiutare nei tuoi bisogni, se altro non avrò darò la mia pietà. |
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Pag.3 di fede tu non sai che iddio [?] che ci creò vigila su di noi e poi tieni bene in mente quanto segue tocando [?] fede sufficiente; Pag.4 Domanda per essere aruolato alla tua compagnia, figurati. Tu lo sai che sono pure io di quel’idea o vincere o mori [re] |
Probabilmente Guglielmo aveva espresso i suoi
timori di non farcela a uscir vivo dalla guerra
(come in n.11). Giulio ha cinque anni meno di Gugliemo ma assume qui un atteggiamento quasi paterno e si offre di chiedere di essere trasferito dove è il fratello, in zona di guerra. Le lettere di Giulio a Guglielmo non ci sono rimaste, ovviamente, Questa brutta copia ci è dunque preziosa per conoscere toni e contenuti che Giulio riservava al più caro dei suoi fratelli. |
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Pag.5 Che
dall’a su per noi pregherà ogni ora ogni momento
mi sembra di rivolgere la parola ai medesimi per
quanto verrà non cesserò mai d’averli dinanzi
agli occhi, e teneramente avrò questi Distinti
benefatori eternamente. Pag 6 cantina
per ciò quanche cosa sempre si trova |
Interessanti e divertenti questi racconti di vita quotidiana, sono purtroppo rari ma preziosi. |