I' 1 settembre 1915 Gilda A. scrive a Giulio che si trova a Elena (Caserta)
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Giulio a Guglielmo

crono 18

doc. 01.09.15

Pregiatissimo

Signor Giulio

Lo ringrazio infinitamente del suo gentil pensiero, io sono contentissima che abia avuta la grazia di trovarsi ancora in compagnia del mio dileto Sposo e desidero che rimanese asieme finche verà il giorno del suo congedo.
Intesi che la sua cara Sposa diede la luce ad un bambino senza avere il suo consorte a fianco, povera sposa che dolore avrà soferto trovarsi a cuei procinti e esere priva del suo sposo, che in quei momenti si cerca solo che il marito. A che bruti tenpi siamo ridoti non ce che dolori e pasioni da sofrire, ebene coragio tutto a fine, avrà fine anche questa sospirata vita.
Riceverà i miei saluti dalla riconoscente
Gilda A
Li facia coragio al mio amato Sposo

  Note:

La data è stimata per il cenno alla recente nascita di Rino. Chi sia questa Gilda A (o T?) non si sa, e nemmeno chi sia l’amato sposo che presta servizio assieme a Giulio, in quel tempo a Caserta.