Il 29 giugno 1916 Giovanni da Torri di Quartesolo scrive a Giulio a Verona
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Note:
Giovanni si indirizza a Tonin, così era chiamato da tutti Giulio; Antonio era il suo secondo nome.  Provvisoriamente al lavoro a Torri di Quartesolo, Giovanni non cessa di preoccuparsi di tutta la famiglia e vorrebbe fare da intermediario per agevolare lo scambio di notizie tra i fratelli. Si rammarica di non avere l'indirizzo di Maria, ma Giulio lo riceverà da Guglielmo. Dà le poche notizie che ha di Foza e di cosa sono riusciti  a portare via con due carri: materassi e coperte non erano forse le cose più preziose, ma erano facilmente trasportabili. Si preoccupa soprattutto di Cornelio che sa essere poco autonomo. Di Guglielmo si preoccupa molto perché lo sa in zona di guerra, ma anche si lamenta perché non gli risponde, Ha capito che con lui i rapporti si sono guastati. Cerca di conservarli buoni almeno con Giulio che è più giovane e vorrebbe al più presto andarlo a trovare ma forse anche lui non ha ben chiaro dove si trovi Erbezzo e come si raggiunga.
 

crono 74

doc. 160629gi

[Su carta intestata dell'ISTITUTO NAZIONALE DELLE ASSICURAZIONI AGENZIA GENERALE VICENZA]

Torri di Quartesolo 29 giugno 1916
Mio caro Tonin
Ebbi giorni fa tua lettera cui con mio grande piacere intesi della tua ottima salute, così lo è di me e di tutti di casa, pure di tua moglie e bimbo, ieri fui a Bassano, domandai di loro e mi dissero sieno andati assieme i suoi a Sant'Ilaria, ma di preciso non potei avere il loro indirizzo essendo al municipio non ancora pervenuto il loro stato di permanenza per ottenere il sussidio, esse sanno ch'io sono a Vicenza e non si danno per vive e non scrivono, ora da 5 giorni mi trovo qui per 15 giorni a Torri di Quartesolo, ma poi richiesi un mese di congedo urgente per gli interessi di noi tutti per ricuperare almeno ciò che abbiamo sino a Valstagna trasportato, di mobilia nulla solo che materazzi coperte e biancheria, spesi £. 50 pel trasporto dei 2 rotabili
[?] ora giacenti solo a Bassano. Di Emo sai niente? Io non ricevo sue da un mese data. Scrivimi subito se almeno tu sai qualcosa. Contemporaneamente a te scrissi anche a lui, tu mi risposi subito lui mai.
Seppi ieri che pure il Batt. suo è andato nelle nostre montagne, chi lo sa come sia, certo seppi che lui faceva il portalettere del reggimento, speriamo bene, ma certo che vi ha bisogno di sappere come si trova.
Da che siamo partiti dal Paese è stato impossibile più ritornarvi, abbiamo dovuto abbandonare ogni cosa che vuoi pazienza ci vuole. Sembra da 4 giorni fa tutti i locali in piedi ancor, poi più nulla seppi. Appena saprai scrivimi, ch’io ogni volta che cambio mio indirizzo ti darò. Cornelio è a Malcesine di Verona, forse poco lungi da te che fa il conducente 6° Alpini Compagnia di Marcia Conducente; Z. Guerra
Malcesine) anzi oggi stesso gli spedisco £ 7. vedi che bisogna che teniamo fra me e te almeno continua corrispondenza. io posso essere cambiato, anzi dirò che qui ci resto pochi giorni, e poi ti scriverò[?] ove risiederò. Quando si vedremo, verrò trovarti non appena avrò il congedo, ma però tu mi devi avvisare se è costì permesso venirti trovare e mi indicherai il modo acciò io possa costì venire e se è permesso. Ripeto che appena avrò l'indirizzo di tua Moglie te lo farò recapitare subito. Stammi bene, speriamo sempre bene e vorrà il Signore aiutare anche noi in questa terribile tragedia.
Di Emo avrai l'indirizzo= Battaglione Val Brenta 6° Alpini 262 Comp. Portalettere del Battaglione. Saluti cari ed affettuosi dal tuo aff.mo
Giovanni
Scrivi, ora anch'io avrò più tempo perché è un mese data che anch'io non so come abbia resistito, a tante peripezie. Ci vuol pazienza grazie al Cielo sto bene.
Baci dal Tuo Giovanni.

[nel margine]
Tu intanto scrivimi subito a Torri di Quartesolo
[con timbro]