L' 11 luglio 1916 Giulio che si trova a Erbezzo scrive a Maria a Sant'Eulalia
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Note:
Maria ha scritto ma non ha detto se ha ricevuto le preziose 100 lire.  Giulio la riprende un po' perché gli attribuisce la volontà di andar via da dov'è, mentre invece deve andare dove lo mandano. Dice anche a Maria che ha fatto un po' di confusione nella sua lettera, ed in effetti si vede bene che ha poca abilità nello scrivere e tende a pasticciare. Non parla dei problemi con Giovanni, ma conferma che Emo sta bene ed esprime tutto il suo sollievo per aver saputo che il fratello non era stato ferito. Si chiede anzi come possa qualcuno mettere in giro certe notizie false in quei tempi.


Il secondo foglio più scuro può essere di un'altra lettera, ma dato il contenuto e l'affollarsi delle comunicazioni in questo periodo deve collocarsi più o meno in questa data.
Le parole "son bio amia Bono" potrebbero essere una frase detta dai bambini che sta salutando.
Lettera di Giulio dell'11 luglio  16

crono 88

doc. 11.7.16 n.29

Erbezzo li 11.7.16
Sposa Carissima,
eccomi subito mi affretto risponderti alla tua da me tanto Gradita lettera e con sommo mio piacere ne godo di tua buona salute, così del figlio e tutti di casa e lo stesso e di me.
Da giorni fà ti ho spedito L. 100,00 le hai ricevute?... Dunque mi dici che e da lungo tempo che non Prendi sosidio di nessuna sorte. Vedi bene che ora il Municipio di Foza si trova a Citadella, vale a dire il Sindaco il Maestro Silvio e l'Esatore; dunque puoi fare tuo reclami sempre per mezzo del Municipio.

A ciò che mi dicevi di venirmi trovare, fo [?] mi pare che ti ho bene spiegato; in ogni modo ora non e più il caso trattandosi che in breve dovrò io rientrare alla mia compagnia, però non di mia domanda, ebbene che ti dissi che ora non Prendo la mia Paga, ma io ero contento lo stesso, ma tu mi dici che ho fatto io la domanda. Vuoi che sia così sciocco, e ne meno avido di denaro, sai: con questo tuo dire sembra che tutto sia di mia volontà; o che non comprendo [comprendi] bene i miei scritti o che vuoi intendere solo al modo tuo. Lo stesso di quando mi trovavo in Bassa Italia, ti ramenti, che mi dicevi di rimanere colà? Certo, se fosse io di andare a mio Piacimento sarebbe si diferente il caso.

Sappi che da giorni fà ho ricevuto dal Giovanni il quale mi diceva a riguardo a Guglielmo che si dubitava che fosse rimasto ferito, mentre si sbagliò. Anzi ho ricevuto una sua cartolina; mi dice che si trova bene di salute. Io ti avevo accennato ancora su naltra mia, insomma niente di nuovo, tutto bene. Prima di Partire di qui ti scriverò. Qui nella tua mi hai fatto unpo di confusione; vedi di comprendere bene cio che ti dico e a rispondere in base i miei scritti. Perdona se ti dico ciò.
Mai ti dimentica tuo amatissimo Sposo Giulio Cristiani

Saluti tuoi cari Genitori un Bacio Rino [?] ciao.

in altro foglio:

6-09-10_38_GiuMadoc. framm. luglio 16 file: 1607XX38.TXT

...da quil giorno che ricevetti quelle triste nuove non seppi darmi Pace mentre oggi avendo ricevuto una tua cartolina si mi apriva il cuore di gioia. io non so capire come il Giovanni sappia queste nuove e da chi, sai che al mondo ce di quelli che gode le disgrazie altrui altro che un tale non deve averlo ingannato ti sembra? mentre per grazia del Signore gode buona salute e così vogliamo confidare nella V. SS. che ci benigna cosi per l'avenire dati coraggio cosi pure tua sorella e vedrai che quanto prima sara finita questa dura vita
Sempre a te vicino; anche nelle mie più picole facende ti ho al Presente e accompagno i passi tuoi di nuovo augurovi ogni bene
tuo marito Giulio Cristiani
Baci a Rino, Gildo, Dalia son bio amia Bono (?) cari quei bimbi
Ciao Maria
Ricordami Giulio