Il 3 agosto 1916 Maria Teresa da Arino scrive a Giulio ad Erbezzo
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Note:
Maria Teresa è sorella di Giulio; è nata nel 1880 ed ha 7 anni più di lui. Si era sposata a 35 anni con Giuseppe Carpenedo "Gobat", vedovo con due figlie, pochi mesi prima dell’inizio della guerra. Ha avuto da lui un figlio, qui citato, Francesco Tarcisio.
"Mettere a nena" significava dare a balia. Ampelio e Gino citati sono i figli di Giuseppe il primogenito di Pietro Cristiani, fratello di Giulio, che era già deceduto nel 15 ed era stato Carabiniere. Racconta di diverse altre persone, probabilmente di Arino che Giulio doveva conoscere. "I zii di Pasuello"  sono la sorella di Giuditta Righetto (la loro madre) e suo marito, di cognome Quaglia che avevano due figli, i qui citati Giuseppe (Beppino) e Aurelio.
Maria manifesta nostalgia per i bei tempi in cui la famiglia unita viveva nella casetta di Arino. Sembra che attribuisca l'Sinizio dei guai a quando Giovanni ha preso il posto a Enego. Di Bortolo, altro fratello, dice solo che è al solito e non sappiamo che problemi avesse. Il Piero che manda i saluti allo zio deve essere il primogenito di Giovanni. Maria è una grossa fonte di notizie e chiacchiere per Giulio, sarà stato contento, anche se molte cose che scrive si fa fatica a capirle.
 Lettera di Maria Teresa del 3 agosto 16  

crono 93

doc. 03.8.16

Arino 3 Agosto 1916
Carrissimo Fratello
Con molto piacere o ricevuto la tua cara cartolina e ho inteso che godi buona salute Caro fratello e cosi e di me e le banbine e il mio filio e il mio filio se o voluto a salvallo sono sta costretta a metello nena e cosi mi pare che comincia a rimetersi qui in canpagna sono gran caldo (?) da quindici giorni sono venuti qui a trovarmi Gino si trova a Padova a servisio e sono venuto crande e bello crasso e la prima era sana sua (?) e suo fratello Anpelio si trova al fronte aparte Gorisia (?) e le crive a sua zia che le spedise unpo di danaro toni Bergo si trova al fronte verso seni (?) e suo fratello Santo aveva … a casa ed vece si a ferito e sono in ospitale inpericolo di vita e sua mamma e suo papa sono da a trovallo e sono ancora via e il suo marito della sua sorella Pina sono morto, e meneghetto levorato li aveva suspetto che fosse morto e dopo cinquanta giorni a critto a casa che sono presoniere quelli regassi di Arino sono tutti al fronte Ciulo Caronte e morto e a lasiato 4 fili
Bepi molesin e molto tenpo che non crive piu ieri sono stata trovare i zii di Pasuello, e mi dice che Bepi e passato tenente in prima linie e suo fratello Aurelio si trova a Roma ma sono data trovalli ma non e piu come era li anni passati quando eravamo qui nella nostra cara casetta cola nostra cara mamma e il nostro caro papa sono feniti queli beli anni ma adesso sono anni di pensieri che il nostro fratello Giovanni apreso il posto A enego e si trova con molto lavoro e Botolo si trova qui senpre lo stesso e qui si trova Luvigi Postin e la sua familia Sabato sono data a trovare mio Marito che si trova a Bassano per vedere come potiamo fare cole nostre manze perche qui il fieno e a quqtordici lire al quintale e non si puole a tenelle e la sera sono stata fuori anche mio Marito e la sera ovuto la combinasione di trovare i tuoi colegi e mi ano domandato se io era su tua sorella e io le disse di si mi anno voluto dare da bevere e mi anno domandato dove ti trovi tu e mi anno detto che manda tanti saluti e loro si trova al fronte quando mi crivi fami sapere dove si tro le mie cognate Maria e l agela che molto piacere io sono venuta qui ma senpre perche mi ano detto Giovanni e anche esse mie cognate tutte ricevi i piu cordiali saluti del tuo Cognato Bepi e mi disse che atendano notisie di te tanti saluti dei santoli e amici tutti e le qugnate di famillia e piero ti saluta
Speriamo in Dio e la Beata Vergine di poter vederci presto che io pregero per i miei cari fratelli e cosi ti saluto di quore baciandoti e sono la tu sorella
Maria Cristiani Carpenedo