Il 26 agosto 1916 Guglielmo che si trova al fronte scrive a Giulio ad Erbezzo
successiva  precedente  successiva dello scrivente  precedente dello scrivente   in risposta a  le risponde
Note:
Emo scrive di fretta: cosa sarà che lo tiene così occupato da dover "rubare" del tempo per scrivere due righe al fratello? Non era di servizio in cucina?  In quel periodo il battaglione Valbrenta  sostenne duri scontri intorno a Cima Cece sui Lagorai.
Rapidamente scambia le notizie che ha: le case di Foza, Giovanni, Cornelio, lo zio Sebastiano Quaglia, i cugini...
Peccato che siano rimaste così poche lettere di Emo di quel periodo.
 Lettera di Guglielmo del 26 agosto 16  

crono 106

doc. 26.8.16 n.e11

Sulla Busta:
T.P. Posta Militare II corpo Armata 27.8.16

Al Soldato
Cristiani Giulio Conducente
Erbezzo (Verona)

Caro Fratello
Dal Fronte 26.8.1916
Rispondo alla gradita tua lettera mi perdonerai se mai non ti scrivo in lettera motivo che non ciò mai tempo oggi credimi proprio lo rubo, mia salute buona e di cuore auguro a te Giovanni mi scrisse una una cartolina da Enego ora si trova in quel'Ufficio da Cornelio non vedo mai niente oggi ricevetti una cartolina dallo Zio Bastian mi disse che Bebbi e tenente ed è in prima linea e Aurelio e a Venezia, ieri pure ricevetti da mia Moglie mi disse tutti bene.
Con massimo mio piacere intesi delle nostre case speriamo aver ancora la bella sorte di poterle abitare
Un altro giorno con più tempo ti scriverò più in allungo
Auguro che il Signore ti coppioso con sue benedizioni con tutto affetto
Tuo Guglielmo.