II 19 settembre 1916 Giulio da Erbezzo scrive a Maria a Sant'Eulalia
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lettera di Giulio del 19 settembre 16

crono 120

doc. 19.9.16 n.32

Erbezzo, li 19.9.16
Sposa carissima,
Eccomi subito mi porto a te con l'apresente fandoti notto che ho ricevuto oggi la tua in data del 15 e con mia otima sodisfazione intesi di tua buona salute cosi pure Rino e tutti.
Sappi che io, non appena ricevo tuoi scritti, subito ti riscontro cioe in giornata stessa Duncue e innutile che mi rimproveri su ciò anzi t'inviai Parecchie cartoline e se non ti giunge che colpa n'e ho io?
Mia salute buona; tu mi dici che se mi occore qualche cosa che ti scriva, ma con qual coraggi io devo chiederti Denaro, in queste epoche, no, no, Maria io non mi permeto ciò, vuol dire che certi capricci si tralasierà, cercherò solo il puro necesario; cioè vino ora bisogna dimenticarsi, sai quì costa 1.40, dunque figurati chi ne può bere. Bisogna cercare ogni mezzo di risparmio, e poi che direbbe la Famiglia su di me? Anzi ti dirò cosi, appena letta questa cercherai di distrugerla. Sai piutosto cosa mi occorerà, sempre se si può: due paia di calze di lana perche‚ sono rimasto quasi senza, Però con tuo comodo sai, e quando verrò in licenza li troverò Pronti e per la rimanente non si muore no, ti pare?
Da Emo ricevo quasi ogi giorno; mi dice bene e ora si trova in riposo. Cornelio ancora all'ospedale di Lecco e questo e il suo indirizzo: Cristiani Cornelio 6 R. Alpini Compagnia Salmeria Ospedale militare Lecco P. Como. Di salute mi dice benino, si lagna del'operato del Giovanni, cosa vuoi ora lui Pensa per se e gli altri, dirà cosi, sarrangià. Pazienza Iddio ci asisterà tutti. Vedi fino ora si può dire ancora noi fortunati e cosi per l'avenire speriamo, sempre fede in Colui ci Creò, mediante suo aiuto potremo superare; Dunque ricorti con tue Preghiere.
Intesi che ancora non avete cambiato di casa stante l'imposibilità di trovare.
Ariguardo il sussidio non avete ancora avuto il vostro avere, rivolgeti a qualcuno e non Dormire sopra. Il Parroco che dice? Glielo dirai ancora a tuo papà che anche lui sene interesa su ciò.
Non dubitare che ti sarò solecito a scrivere, hai ricevuto delle cartoline?
Di Cuore ti Bacia tuo Amato Sposo Giulio Cristiani.
Tanti baci Rino Gildo e Dalia.
Ciao scrivi saluti i genitori e sorella.

 

Note:
Giulio risponde subito alla lettera di Maria che si lamentava delle poche lettere che riceveva. Giulio si difende e spiega che risponde alle sue e ha mandato diverse cartoline.
Non ha bisogno di denaro, o meglio non lo chiede, si accontenta di quello che può fare con la sua paga. Tra i "capricci" da tralasciare cita solo il vino! SI vergognerebbe a chiedere: che direbbe la Famiglia (con la F maiuscola)?  Chiede perfino a Maria di distruggere questa lettera (cosa che saggiamente non ha fatto). Chiede invece di fargli delle calze di lana, ma con comodo.
Giulio non dovrebbe avere ancora ricevuto la lettera di Giovanni (n119). Avrebbe detto le stesse cose commentando le lamentele di Cornelio? Peccato non avere uno scritto di Giulio subito dopo aver letto la lettera di Giovanni.