II 15 settembre 1916 Maria da Sant'Eulalia scrive a Giulio che si trova a Erbezzo
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Lettera di Maria del 15 settembre 16 Note:
Stavolta tocca a Maria rimproverare Giulio che scrive poco spesso e fa bene i conti dei giorni, cita le date  e cerca di metterlo in competizione con Emo che scrive tutti i giorni.  I conti li fa anche in tasca agli altri: Giovanni per primo che con la sua famiglia numerosa (sei figli) ha ben 11 lire al giorno di sussidio oltre al suo stipendio. E ad Anna, la moglie di Cornelio che con tre figli prende 6 lire e ottanta al giorno. Tutti e due non pagano l'affitto dato che abitano nella casa di Arino.
La differenza nella stima dei sussidi sta nel fatto che oltre al sussidio come profughi, che spetta a tutti, le famiglie dei richiamati avevano in più uno specifico sussidio.
Il finale è consueto, porge a Giulio l'immagine dei bambini: il suo che riceve il bacio della buonanotte e i figli di Emo che ben lo conoscono. E infine Maria chiude dicendosi "indimenticabile" e così noi la ricorderemo.

crono 118

doc. 15.9.16 n.m19

Sposo Carissimo
S. Eulalia 15.9.9.16
Ogi o ricevuto tua cara e da me tanto desiderata lettera. Con molto piacere intesi di tua buona salute cosi pure e simile di me Rino e tutti. Ogi steso o ricevuto anche una tua cartolina che la ai scrita in data il 12/9 e la lettera il giorno 9 Ora ti prego di scrivermi più di frecuente che io era dal 28 di Agosto che non ricevevo tuoi scritti duncue e 18 giorni puoi inmaginarti te se io posso avere unpo di pace unpo di contenteza
Duncue ora ti prego di mandarmi magari due righe soltanto ma più spesso magari ogni giorno. Guglielmo scrive cuasi ogni giorno ieri e venuto in licenza un suo conpagno da Roman e cui vecino e lui ci mandato un bilieto amano dice che si trova bene e che gode buona Salute e finora siemo dei fortunati
Con piacere intesi che di Corneglio che sta megli vogliamo sperare che in breve ristabelisa per bene, ariguardo del Giovanni io minmagino che esso dice che si trova inbarazato fa il conto che lui dice [?] colla sua famiglia a Lire 11 al giorno e poi avra il suo stipendio come uficiale di posta e min magino che Corneglio a fato per vedere il suo buoncuore perche anche la cognata Anna non lo lasiera privo che essa con i suoi susidi prende Lire 6.80 al giorno duncue io dico che cualche cosa si avanzera anche essa per mandarli al suo proprio marito almeno tanto uno che laltro lafito di casa non lo paghera cuelli li vanza senpre (ma tu non devi dirli niente [cancellato])
Ariguardo per il canbio della casa la vecino Bassano non nabiamo trovato niente ora li abiamo scrito alla Mamma della Mari Tessarolo che era acasa nostra che si trova alle Nove duncue speriamo che in breve a canbiare il mio Papà dice che prima di canbiare e meglio che faciamo i nostri reclami che sara facile che ci manda il susidio come le altre provincie e allora ci viene per tutto il tempo che e passato e fa il conto a due Lire al giorno dai 5 giugno e fino ai ogi fa il conto che suma che viene in tutto cuesto tempo

I cussori e andati a Cittadella Ora ti raccomando di non pensare a niente sta allegro come ti dissi su le altre mie lettere che se ti ocore cualche cosa che mi scrivi a me
[da qui nei margini] che sarai sodisfato duncue ti racomando Ora tralasio vado aleto li do un bacio a Rino perte. Ricevi saluti dei miei Genitori e di mia Sorella
Ricevi i più cari baci della tua Sposa che sempre ti ricorda e pensa e te cia mile Baci scrivi presto e sta allegro e speriamo vederci presto e per senpre Tua Maria Sta allegro ciao.
Baci mille unito il Banbino.
Gildo e la Adaglia dice il zio e scapato via
tua indimenticabile Maria ciao Baci