II 10 ottobre 1916 Maria da Sant'Eulalia scrive a Giulio che si trova a Erbezzo
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Lettera di Maria del 10 ottobre 16 Note:
Non c'è verso che Maria segua il giusto ordine delle pagine! Riesce comunque a fare un resoconto abbastanza chiaro di quanto è successo a Marostica e che coincide più o meno con quanto ha scritto Cornelio, ma con toni ben più accesi verso Giovanni che secondo lei si è intascato le 2000 lire del rimborso sul fieno perduto mentre in realtà gli servivano, probabilmente, per pagare parte dei debiti della famiglia. Ora comincia la vicenda dell'elenco della roba di casa che è andata perduta perché c'è speranza che ci sia un risarcimento. Infine Maria ha mandato del denaro al marito, nonostante lui avesse "nobilmente" evitato di chiederlo direttamente (n.120).

crono 124

doc. 10.10.16 n.m21

S.Eulalia 10.10.16
Sposo Amatissimo
Ieri o ricevuto tre delle tue cartoline con piacere intesi di tua buona salute così pure e simile di me e Rino e tutti di famiglia
Guglielmo a scritto anche ogi dice che si trova bene senpre al suo solito posto.
Da giorni caro sposo sono andata a Marostica per afari di famiglia che minmagino che Corneglio ti avra gia scritto la o trovato tua sorella Maria e nostra cognata Anna esse mi diceva che sta bene tutti anche i suoi Banbini Corneglio ora sta bene e aveva da venire trovarci ma non lo o niancora veduto non so se alle volte sia andato in licenza
Ora ti diro anche di Giovanni siamo [siamo] andate a Marostica due giorni e il secondo giorno abiamo trovato Giovanni (che abiamo domandato la roba) era venuto a prendere il denaro dei danni del fieno e in tutto a tirato L.2.180 poi aveva da pagare lafito a davide duncue resta lire due milla e ottanta e lui e fugito via sen[za] dire da darci cincue centesimi a operato come cualuncue straniero io aveva idea la tua parte di denaro metterli in cualche parte a securo per fino che venite acasa voialtri e cosi` chisa dove sara andati a cuestora ci vuol pazienza sposo caro voglio sperare che Idio facia che in breve ritornerete a casa anche voialtri e allora si canbiera tutto per bene
Al comando del Comisario di Foza che e un Tenente vene sono anco[ra] dei denari in deposito dei dani perche Giovanni ma non so cuanti.

Da due giorni mia sorella a parlato col Sindaco per via della nostra roba esso a detto che preparemo la notta della roba che ci verra pagata Bon’ora cuel giorno che sono andata a marostica o trovato nostra comare Maria di Giacomo cossor essa mi a detto che il suo Marito a parlato con un suo tenente come che a da fare colla roba esso li a detto che le manda la notta della roba a lui lindichera dove che a da mandarla e come che a da fare duncue su questo mi dirai tu come che dobiamo da fare ora io dico di fare la nota e poi tela mandero ate se andra bene e tu mi dimentichero cualche cosa li giungerai. Ora desidero sapere
[da qui nel margine] come ti trovi se fai ancora il conducente voglio sperare che ti trovi bene sta allegro dati coragi che io senpre ti ricordo colla preghiera e col pensiero ti aconpagno mi dirai se ai ricevuto il vaglia Rino camina da solo in cuesta sera ti chiamava ora e alleto, li do un bacio per te Saluti da mia Sorella e dai miei Genitori
Ricevi i piu cari Baci dalla tua Sposa unito il Banbino, ciao mille Baci scrivi presto tua Maria