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crono 130
doc. 21 10 16 n3 [file 16102103.TXT]
Cara moglie
Colgo l'occasione a mezzo di questo Amico, d'inviarti l'apresente col farti notto di mia buona Salute; così a te e tutti Desidero. Essendo ora lungo tempo che non vedo tuoi scritti stò con certo ramarico e Dubio di qualche triste nuova. Ti prego candamente anche se fosse cose male scrivi e dimmi la verità in qualunque modo fosse, anzi ti dirò se alle volte fossi amalata tanto te che il Bimbo o la cognata cioè tua sorella o tuoi genitori, subito Telegrafa che di certo otterò licenza. Ed con la speranza che tutti goderete otima salute. Come ti dico, se dovesse succere devi avvertire il S. Maresciallo dei Carabinieri ed far firmare il telegramma. Dunque siamo dacordo, anche su ciò sei vertita, sempre con la fede nella nostra Protetrice che nulla di nuovo ci sia.
Mi dirai come è andata con la roba di casa che mi dicevi che ora verete rimborsati. Se avete ancora di Presentare lelenco raccomandoti che sia regolare e di non dimenticarti nulla dei ogetti che vi erano, anzi di agiungere il Doppio di certi ogetti e anche il triplo sul vestiario mobiglia e tutto; puoi indicare atrezzi diversi Per lavori agricoli. Dunque non ti sbagliare, siamo intesi; vedi di mettere molto di più, come ripeto, certe cose al dopio e anche più, ti racomando.
Ora ti Prego di non lasciarmi così lungo tempo Privo di tuoi cari scritti; solo i tuoi scritti mi rallegra. Da Emo 5 giorni che non ricevo, ma immagino sarà in seguito alle continue ocupazioni che ha, da Cornelo più nulla Dopo che siete state a Bassano; spero bene anche su lui.
Sempre ti ricordo Maria, unico ogetto, solo te al mondo che amo. Come potrò io star tranquillo senza di tuoi amati pensieri. Ricordati o mia Sposa che il tuo fedele Marito mai ti scorderà fino alla tomba, ti accompagno col Pensiero e il cuore a te vicino. Per quanto lontano il Distino mi Porterà, sempre più grande amore per te nutrirò. Nelle mie più picole facende ti ho dinanzi agli occhi e ancora nel sogno di sovente ti ricordo. Ricordami alla Divina Providenza onde abia loro a stendere la Copia delle Divine Benedizioni. Baciandoti di vero cuore tuo amato sposo Giulio.
Bacia Rino per me, saluti cari ai genitori e sorella.
[nel margine]
Al Porgitore della Presente Pregoti di farci buona accoglienza, gli ofrirai qualche cosa a nome mio. Ciao maria tuo Giulio sempre a vicino, un Bacione te e Rino.
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Note:
Lettera senza
data: la data
imposta è
ricavata dalla
prima
classificazione
dei documenti
fatta molto
tempo fa, e che
sarà stata così
stabilita per un
motivo certo,
forse la data
sulla busta ora
dissociata e da
trovare ma non
del timbro
postale in
quanto
consegnata a
mano.
Questa
data comunque è
suffragata dagli
argomenti
trattati ed è
coerente con le
precedenti e
seguenti.
Se sta senza
notizie Giulio
teme il peggio,
e si prepara a
subirlo. Ma si
appella alla
Provvidenza e
spera che sia
solo pigrizia di
Maria o disguidi
della posta.
Dichiara amore
immortale per la
sposa ed è
facile credere
alla sua
sincerità anche
se, a chi ha
conosciuto Maria
(da persona
anziana però,
come è avvenuto
per noi),
può sembrare
strano che
potesse
suscitare tanto
amore...
Testimoni che
l'hanno
conosciuta ci
hanno detto in
passato che era
una donna molto
bella. E fedele,
innamorata,
visto che ha
voluto essere
sepolta con il
suo vestito da
sposa,
conservato con
cura. Ma non
dimentica Giulio
di consigliare
di barare
sull'elenco
delle cose
perdute! |
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