Il 2 ottobre 1917 Giovanni da Vicenza scrive a Giulio a Sottomarina
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Note:
Su una facciata libera del foglio sono riportati con matite diverse alcuni conti e due voci: paga £ 82,15 e caroviveri 32,90.
Dopo pochi giorni, ancora Giovanni insiste con Giulio sulla necessità di procedere alla cessione dei danni di guerra: riguarda la parte comune e indivisa dei beni di Foza: edifici, terreni, arredo dell'osteria e del negozio. Sembra quasi che un accordo ci sia già. Giovanni fa un po' di confusione: solo Emo è al fronte, Cornelio è a Bassano, Dice che Giulio deve rappresentare i due ma poi dice anche che Emo è informato e deve venire anche lui.
Questa lettera desta qualche dubbio.
Lettera di Giovanni a Giulio del 2 ottobre 17

crono 195

doc. 170201gi

Caro Fratello
In risposta alla tua ultima ti rendo noto che per fare la cessione dei danni avuti, ai due mutuanti è assolutamente indispensabile che tu chieda breve licenza; ma infallibilmente entro la corrente settimana per Dolo ove io stesso oggi vado e ci resto sino la Domenica p. Ventura. Ti prevengo che la spesa è grossa e che devi aiutarmi, perché io non ne ho e non posso disporre. Urge pertanto tua presenza a Dolo, anche nell'interesse dei due fratelli che sono al fronte. Come ti dissi nell'altra mia ultima possiamo in tal modo salvare i nostri capitali. Il giorno del positivo contratto lo stabiliremo colle parti a tua venuta.
Non mancare ti prego, anch'io mi urge la conclusione sia subito eseguita. Sta bene. Ti raccomando

Vicenza 2-10-917
[parte della data è a matita, ci sono delle correzioni e non si capisce bene]
Saluti tuo Giovanni
Emo ti ha scritto? Pure lui è informato di tutto e deve venire pure lui.
[da qui prosegue a matita]

Fatto tale contratto ti assicuro tutto è Salvo, così sono inteso coi due creditori che debbo anzi veramente ringraziarli.
Attendoti a Dolo