II 6 novembre 1917 Giulio da Sottomarina scrive a Maria ad Arino
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Lettera di Giulio del 6 novembre 1917  Note:
Giulio non sa se Maria sia ancora ad Arino o sia ritornata a Borso, quindi a breve distanza manda due lettere, una ad Arino indirizzata a chi è sicuro sia là, cioè la moglie di Cornelio, e questa a Borso. Solo questa ci è rimasta come non abbiamo neppure quella di Maria che gli comunicava che sarebbe tornata a Borso. Dunque sono finite le speranze di vederla e di usare quella stanza. Ma voleva che si vedessero soprattutto per spiegarle bene dei loro affari, dice. Si rassegna, Giulio, ma non senza rimbrottare Maria che promette e promette ma poi non succede niente. Meglio tornare a occuparsi di cose concrete: i soldi dell'uva, quelli del fieno. Otterranno i loro diritti spendendo denaro con avvocati, ma prima bisogna pensarci bene... Intanto ha comprato un paio di scarpette per Rino.
Strano che Giulio non sia preoccupato che la famiglia sia così vicina al Piave, dove l'Esercito italiano si stava riorganizzando per fermare l'avanzata del nemico, solo una ventina di km. forse non conosceva bene la situazione militare, ...o geografica.

crono 211

doc. 6.11.1917n. 12

6.11.917
Cara
Moglie unaltra mia te la inviai a Dolo indirizzata alla Cognata cosi o una o l'altra la riceverai spero, al quanto ho capito non capace di deciderti come devi fare. Sempre mi dici verrò quà farò la ma nulla si vede di nuovo ormai credevo che venissi qui, invece nulla pazienza sarebbe stato necessario che ti potevo bene spiegare come meglio si poteva fare con quel galantuomo il quale avete seriamente questionato mi ha minacciato che se non restituirete il grano che vi siete appriopiate in sua assenza vi darà querela, mentre invece ora sarà lui querelato e di certo andrà finire in galera. Tutte le sue imbroglierie ha termine, se non era per questi avenimenti venivo in licenza, ma così acidenti al diavolo sembra che le disgrazie sia fatte per noi. come ti dicevo spero di essere cambiato per Venezia, ma ora con questi inconvenienti tutto è sottosopra lo stesso sto speranzoso che si muterà ogni cosa in bene. Dunque i soldi dell'uva ancora sta nelle mani di Fattoretto e perchè non a voialtre, e siete bene dacordo che non verrà consegnati a nessuno solo che a noi? Vi erano dei testimoni? Sarà ben fatto cosi credo che tutto sarà regolare altrimenti con quel tipaccio e capace di sottrare ogni cosa, su ciò che ti chiedevo, ora non mi fa bisogno; vale a dire con la mia Paghetta ho compiuto. cosa vuoi ora siamo costretti a spendere per poter andare al sicuro di quanto ci aspetta, però prima bene vedremo non far spese inutili, ti pare? mi ho comperato un paio di scarpe per Rino.
Bacioni per me a tutti
tuo Giulio
[nel margine]
scrivi ciao [?]
Oggi stesso Potevo Partire per Napoli sempre di mia volontà ho rifiutato.