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Note:
Giulio è tornato
dalla licenza
invernale di 15
giorni e subito
scrive. Non è
stata un licenza
felice, è morto
il suocero e
anche Maria si è
ammalata. Ma è
stata anche
l'occasione per
spostare la
famiglia sua e
di Emo ad Arino,
nella casa della
famiglia. A casa
ha potuto
passare le
festività
Pasquali. Certo
non si è
riposato Giulio,
ma almeno gli
sarà stato di
conforto essere
stato vicino e
utile alla
famigliola. Da
lontano può solo
affidarla al
"grande Idio",
ma anche alle
cure delle
cognate Anna e
Angela alle
quali raccomanda
parimenti la
moglie e "le
piccole faccende
della campagna".
Curioso che
abbia il dubbio
se dover
ripagare il
danno fatto alla
bicicletta avuta
in prestito dai
Molesin...
Le carte che ha
messo nella
cassa della
suocera Agnese
forse riguardano
la questione con
Giovanni, mentre
delle "corone",
di sicuro le
monete d'oro che
la nonna Maria
ha conservato
fino alla sua
morte, meglio non
scrivere dove
sono, non si sa
mai...
Ma che malattia
aveva Maria? La
spagnola? La
prima ondata,
della primavera
1918, era
piuttosto
leggera come
gravità,
diversamente
dall'ondata
autunnale che fu
micidiale. Come
Giulio scoprirà.
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crono 242
doc. 10.4.18
Sottomarina li 10-4-18
Sposa Carissima
Spiacentissimo mi fu il distacco e amaramente mi allontanai con un continuo male in cuore tutto che le gambe mi regeva più, con viva fede nel grande Idio che ora sarai in via guarigione in fine poi mi do coraggio che non eri agravata come ti dissi se rimarrai stazionaria non devi fare altro che come ti ho spiegato, vedi di conservare quelle carte che ho messo dentro la cassa di tua mamma prima di partire da Cittadella vedi conservarle, e anche le 50 lire che ho messo assieme con le corone sai. In seguito ti spedirò qualche cosa. Ti dirò che non ho ancora ricevuto le lire 40 che mi aspettava in seguito mi dice qui il maresciallo che mi farà il verbale perché mi aspetta dice.
In avenire ti scriverò racomandoti di non lasiarmi privo di tue notizie specie ora che ansiosamente attendo, vedi se i Molesin si dovesse lagnare per la piccola rottura della bicichetta rimetterai quello che sarà. Mia salute otima così di cuore auguro a tutti.
Abraciandoti tuo appassionatissimo Giulio
[sullo stesso foglio, di traverso, questo scritto per le cognate Anna e Angela]
Care cognate Anna e Angela caldamente vi prego di essere solecite a procurare ogni cura per mia moglie che ve ne sarò grato, e la stessa premura sulle piccole faccende della campagna sempre a quello che potete raccogliete quella po’ di legna prima sparisca
Con tutto aff.to [?] vostro cognato
Giulio
Scrivete sempre
Bacioni ai Bimbi e saluti sua mamma sorella cognata Maria cognato e [?] [?]
Scrivi scrivi
Ho scritto anche a Emo
A Venezia ho trovato Ettore e anche meneghetto vi saluta tutti e due ciao
Baci a Rino e tutti
Giulio
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