Il 30 agosto 1918 Giovanni da Vicenza scrive a Giulio a Venezia
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Note:
Giovanni non smette di scrivere, a Giulio, che sembra il suo fratello preferito, ma anche a Emo, il più ostico, e a Cornelio, il più innocuo. Memore della bella serata passata quando hanno mangiato assieme l'anatra, si autoinvita ad Arino la prima domenica in cui Giulio sarà a casa. Se non sarà presto andrà lui a Venezia; bisogna parlare degli affari di famiglia.
Giovanni è orgoglioso del suo primogenito, Pietro, che ha 14 anni e vorrebbe far assumere nell'officina delle Poste... 
Biglietto  di Giovanni del 30 agosto 18 

crono 286

doc. 180830gi

Biglietto postale da 5 Centesimi
tp  Vicenza 30.8.18


Alla R. G. Finanza
Cristiani Giulio
Magazzini Generali
Venezia

Vicenza 30-8-918
Caro fratello

Sempre in attesa di tuoi scritti, sempre desidero sapere di voi oggi scrissi a Emo e Corneo perché è molto tempo che nulla vedo. La prima festa che vai ad Arino scrivimi che ci verrò alla sera passarla assieme e anche ci parleremo dei nostri affari, che si può reciprocamente assettare ogni cosa nel massimo interesse di tutti, se non verrai presto prima della fine Settembre se sarà permesso verrò trovarti costì. Tutti di cuore ti salutiamo Piero fa molto bene è attivo, peccato che non potessi passarlo nelle officine ma lo farò appena potrò ti saluto di cuore
scrivimi baciandoti Tuo Giovanni
[sull'esterno del biglietto]
Rinnovo i più cari ed aff. saluti
Tuo Giovanni
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