Il 9 settembre 1918 il cognato Giuseppe Carpanedo scrive a Giulio a Venezia
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crono 292

doc. 9.09.18

Cartolina Postale – Regio Esercito Italiano – Corrispondenza in franchigia
tp 9.9.18 Posta Militare
Ospedale Militare di Tappa di Vicenza – verificato per censura

Al Cristiani Giulio
R.a G.a di Finanza
Magazini Generali
Venezia

Mitt. Sold. G.Carpanedo 5° Sanità Ospedale di Tappa
Porta Padova
Vicenza

Caro Toni
Intesi di tua buona salute
Intesi che sei stato a casa in permesso e che anche colà di salute bene. Anche il mio bimbo chiamandoti papà son serà scordato della nostra divisa. Inquanto a ciò che tu mi dici delle chiachere e deli petegolezzi che anno le nostre madame che abbiamo la a Rino Io le o sempre collocate come una parte ultima dei miei pensieri, pur troppo altri pensieri mi oqupa il loro posto oggi, si vede che esse anno del bel tempo.
Di tutto cuore ti abbraccio tuo cognato Giuseppe.

Note:
Giulio insiste col cognato Giuseppe; forse vuol tirarlo dalla sua parte, forse vuol avere più forza per contrastare la posizione aggressiva delle "madame"  di Arino. Ma il saggio Giuseppe non ci sta e si tiene fuori dalle beghe. Lavora all'ospedale e di morti di guerra e di Spagnola ne deve avere visti già tanti; quelle beghe per poco grano o uva gli sembrano sciocchezze. Fra pochi giorni sembreranno tali a tutti. Ad Arino dunque dovevano esserci anche i suoi tre figli a ingrossare la "turba", di cui un maschio avuto dalla sorella di Giulio, Maria.
Giulio deve aver avuto un permesso nella prima settimana di settembre.
 Cartolina di Giuseppe Carpanedo del 9 settembre 18