Il 10 settembre 1918 Giovanni da Vicenza scrive a Giulio a Venezia
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Note:
Giovanni scrive su quello che sembra un foglio strappato da un registro dei telegrammi. Ha appena ricevuto la cartolina dalle cognate (n.290) e la manda a Giulio. Lui è stato il più gentile ed educato possibile con loro e lo trattano così. Non vuole più litigare. Ci pensi Giulio. E comunque è fiducioso che ragionando di persona tra fratelli si potrà trovare un accordo. Si tratta di cose di scarso valore, ma egualmente importanti per dare da mangiare agli otto figli.
Accenna a "denuncie" da correggere e a una "Commissione" che si deve esprimere. ma non si riesce a capire di cosa si tratti, forse delle loro questioni tra fratelli, o ancora e piuttosto dei danni di guerra a seguito della distruzione di Foza.  Se ne occuperà lui e terrà informati i fratelli, questo lo può fare.
Potrebbe sembrare di leggere una larvata minaccia: se non ci si comporta bene, se non ci si vuole bene si rischia di non poter avere "l'aiuto e la Benedizione del Signore", ma è più facile che sia la forte religiosità di Giovanni a parlare. Ha grande fede nella Provvidenza e ad essa si affida. Forse non se lo ricorda più ma già nella lettera precedente aveva invitato a volersi bene per "questi 4 giorni che ci restano"; Giovanni, che ha 47 anni, ne vivrà altri 40, Guglielmo, che ne ha 36, ne vivrà ancora 57, Giulio, che ha 31 anni, vivrà solo altri 24 giorni!
Lettera di Giovanni del 10 settembre 18 

crono 293

doc. 10.9.18


sulla busta:
tp: 10.9.18 Vicenza Arrivi e Partenze
11.9.18 Vicenza Centro

Alla R. Guardia di Finanza
Cristiani Giulio
Magazzini Generali
Venezia 

 
Vicenza 10-9-918
Caro fratello
Ebbi tua cartolina godei di tua buona salute come lo è di noi tutti. Intesi pure ciò che mi dicesti in merito. Senti da vari giorni scrissi una lettera ad arino per informarmi di loro salute, e per la buona armonia di tutti più cortesemente chiesi loro di voi tutti e come vanno i raccolti, ed in risposta ebbi la qui unita cartolina che ti mando qui acclusa acciò la vedi ti pure.
Che ti pare? Pensaci tu. Io non voglio questioni per nessun conto ne con loro ne con voi, vuol dire se ne parleremo da fratelli verbalmente evitando ogni qualsiasi equivoco. Altro affare avrò pel comune interesse circa le denuncie che bisognerà correggere non appena avrò avuto spiegazioni dalla Commissione ti terrò informato essendo della massima importanza per tutti i nostri interessi= Oggi anzi in merito v’è un’articolo pubblicato nella provincia e starò sempre in attesa e poi ti informerò vi sarà tempo ciò non toglie intanto d’esserne a conoscenza.
Noi tutti bene, la Nella e piccini ti salutano tutti. Sono cose tanto da poco anche colle cognate che ti dico il vero con un po’ di buona volontà tutto si può cortesemente intenderci e volerci bene in luogo di andare in collera se si vuole infine avere anche l’aiuto e la Benedizione del Signore. Io ti dico il vero quantunque mi trovo qui mal postato ringrazio lo stesso il Signore e vuol dire che lui provvederà anche per me.
Vogliamoci bene questi 4 giorni che ci resta e infine la Providenza c’è per tutti
Attendo sempre e ben volentieri tuoi scritti.
Baciandoti tuo Giovanni.