Il 19 settembre 1918 Giovanni
da Vicenza scrive a Giulio a Venezia successiva precedente successiva dello scrivente precedente dello scrivente in risposta a le risponde |
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Note:
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crono 297 doc. 180919gi Biglietto postale da 5 centesimi
Vicenza 19-9-918 Carissimo Fratello Con mio piacere ricevetti tua cartolina, mi è gradito di tua buona salute come lo è di noi tutti. Intesi come da tua cartolina ed io sarò ben lieto di attendere purché di buona armonia non vi sieno questioni di sorta alcuna. Credilo caro fratello io sono nemico di diverbi tanto che rinuncerei a tutto piuttosto vi fossero questioni. Come pure ti informai con altre mie e come scrissi a Emo vedi a quali strettezze si troviamo e specie nella mia condizione con 8 bambini, da mantenere sono abituati cola polenta ma questa si fa forse una volta la settimana. Se avessi anche mezzo di aquistare grano dove e da chi= non è possibile, quindi s'io non avessi anche nulla sarei nella necessità di chiedervi a voi a pagamento un po' di grano. Oggi mi scrisse Corneo, sta bene mi fu grato per un po' di denaro che gli ho spedito e mi disse che avrà la licenza ai primi di ottobre. Ho anch'io il diritto di 10 giorni di licenza e ho intenzione di richiederli dal 5 al 15 ottobre o dal 11 al 20 detto però prima gradirei un tuo cenno perché vorrei cogliere occasione di passare con te e Corneo un giorno dimmi tu quale festa e quale giorno potresti [ da qui nel margine] recarti ad Arino= o diversamente se sarà permesso venire costì verrei anche costì dimmi tu su questo. [prosegue su un foglietto rosa con stampigliato "All'Ufficio di Concentramento Posta Militare" inserito nel biglietto] Quindi mi scriverai tu e se hai più piacere che venga a Venezia verrò costì come dissi se permetteranno il passaggio. Corneo è facile che passando venga qui da me come gli raccomandai perché io ti dico il vero bisogna che noi fratelli per l'eventuale assoluto e maggior interesse mantenere ogni buona relazione, quando saranno fatte le singole liquidazioni ogn'uno farà come gli pare, ma quello che più importa intanto è pella dovuta denuncia che a suo tempo occorrevamo e poi verbalmente si spiegheremo. Termino col salutarti caramente, da parte pure dei miei piccini e Piero Nella e tutti. Per conto di Bortolo se ne parleremo. Il Sig. Colpi interessa lui la cosa e spero abbia effetto, un po' di pazienza ci vuole perché non conosco per ora che Lui solo della commissione. |
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