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crono 54
doc. 20.4 1916 n.e8
Mio caro Fratello
Dal Fronte 20.4 1916
Col cuore rattristato continuo sempre a darti mie nuove ma invano tutta la cagione l'attribuisco alle poste che non farà il servizio regolare, e non ammetto per niente che la colpa sia tua, il più che mi sostiene e che da giorni fa ho ricevuto notizie da mia moglie e mi disse che tu hai scritto a casa che ti trovi abbastanza bene, e non trovo parole bastanti per ringraziare il grande Iddio che anche tu ti ha preservato, come pure io mi trovo abbastanza bene di salute nonostante il gran freddo che fa costì e la neve e all'altezza di tre metri
Ti dirò che il mio servizio e sempre di notte e bisogna essere più che guardinghi per non cader inboscati, ma tuttavia coraggio sempre e coll'aiuto di Maria S.S. speriamo tutto a superare che di cuore la prego incessante anche per tuo conto mio buon fratello che di te non mai mi dimentico.
Immensamente spiacemi a portarti a conoscenza della chiamata della classe 1876 del nostro amato e buon Fratello Cornelio povero Fratello come farà così povero di spirito, oggi stesso scrivo anche a lui confortandolo e dandogli coraggio, e se eventualmente lo avessero a destinare al fronte lo consigli[er]ò che faccia domanda di venire al mio battaglione ma di cuore lo auguro che non gli tocchi questa amara sorte d'un età così avanzata
Caldamente ti raccomando se pur lo puoi non tenermi privo di tue notizie, come ti dissi in una mia mi farai grato favore di mandarmi una assicurata tanto sia certo che possa avere un tuo cenno di riscontro, mi dirai pure se sei in riposo cualche cosa puoi pur dirmi.
Ti auguro che il Cielo ti dia le più liete benedizioni e non mai dimenticarti di pregare cuel caro Gesù faccia che in breve termini questa orrenda guerra e che torniamo in seno alle nostre amate spose e bambini a procurarci il loro fabbisogno in attesa d'un tuo riscontro di cuore ti baccia tuo Amato Fratello Guglielmo
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Note:
Emo ancora non
ha ricevuto
lettere da
Giulio e nemmeno
i francobolli di
cui ha tanto
bisogno.
Sappiamo che è
sulle dolomiti a
2400 metri e non
è da stupirsi se
si lamenta del
freddo e dei tre
metri di
neve al 20 di
aprile. Il
servizio di
Guglielmo
consiste nello
stare di
sentinella di
notte al gelo e col
pericolo di
essere sorpreso
dal nemico.
Cornelio ha solo
6 anni più di
Guglielmo,
giusti 40 anni.
Anche allora i
quarantenni
erano sentiti
"di età
avanzata" dai
trentenni! Ma
Cornelio è anche
ritenuto dai
fratelli più
giovani "povero
di spirito",
oltre che gran
lavoratore, come
abbiamo visto,
Guglielmo lo
vorrebbe con sé
per proteggerlo
ma anche non
vorrebbe gli
toccasse di
affrontare
quello che sta
subendo lui.
Dopo tre
settimane al
fronte la guerra
è già diventata
"orrenda", e lo
spirito
guerresco si è
spento. |
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