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Note:
Giulio è seccato
di aver ricevuto
le minacce di
Giovanni e gli
dispiace delle
scenate che sono
state fatte ad
Arino. Definisce
Il comportamento
delle
sorelle-cognate,
ma anche di
Giovanni, delle
"Imbroglierie"
e "porcherie".
Certamente lui
avrebbe fatto
diversamente,
evitando lo
scontro col
fratello.
E' convinto che
si possa
sistemare tutto
civilmente e si
propone di
risolvere
definitivamente
la questione
alla sua
prossima
licenza. Diverso
è il tono delle
precedenti sue
due lettere dove
si diceva
ben deciso a
procedere per
legge. Ora è più
conciliante,
forse grato a
Giovanni per
averlo aiutato
per il prossimo
avvicinamento.
Giulio sembra
fiducioso e
tranquillo; non
è turbato delle
minacce di
Giovanni; gli
importa di più di
avvicinarsi alla
famiglia e di
vedere Maria. Si
permette perfino
dell'ironia con
quel "bene,
bene, mi piace
così" riferito
ai "desonori"
che Maria gli ha
procurato, ma la
ha già
perdonata... |
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crono 209
doc. 25.10.17 n.17
Sulla busta:
tp: 27.10.17 Venezia Sottomarina
Dolo
Alla Signora
Cristiani Maria Martini
Dolo Arino Venezia
sul retro:
tp: 27.10.17 Venezia Sottomarina
Mitente Cristiani Giulio
R G Finanza
Sottomarina Venezia
Sottomarina li 25.10.917
Anche oggi ho ricevuto una raccomandata dal Giovanni minacciandomi che se non gli restituirai la meta del grano turco cioè di cinque quintali ti darà querela per averti impossesato arbitrariamente del sudetto, ma Dimmi un pò cosa combinate io non so capire che imbroglierie avete fatto sicche lui ha i Denari dell'uva e voialtre il grano ha ... mio Dio che Porcherie gli risposi subito a lui e ciò detto che se la sua sua coscienza lo permettera che proceda pure per tali Diferenze. Spiacentissimo n'è sono di sentire cosi lui insiste che chieda permesso per un'abocamento per combinare nostri affari di famiglia. io cio detto che di ciò deve informare anche gli altri fratelli Già io immagino di cosa si tratta, l'appresente la farai leggere anche all'Anna con la massima segretezza, e il grano gli dirai cosi che cé lo restituete quando saremo acasa uno di noi mai Dire che abiamo noi Disposto cosi in modo che noi altri in questo caso non sapiamo nulla mai, sapete, Dire di noi n è in bene n'è in male, con la speranza che verra anche il momento della licenza speranzoso di non usufruirla inutilmente, voglio farla finita una volta per sempre.
Mi ha detto che ora si trova a casa Cornelio, e vero?
Sappi che in breve sarò cambiato per Venezia, forse coi primi del mese, allora li verrai, verrai, no...?
Se vuoi venire quì poi Possiamo partire a sieme Però non ti insisto su ciò fa come meglio credi Però se vieni scrivimi prima o telegrafa e dimmi il giorno Preciso che vieni che verro alla Banchina di Chioggia a incontrarti, tanto che ti raccomando non fare desonori invece tutti in compagnia e avete fatto di quelle scene
bene, bene, mi piace così. in'ogni modo Iddio ci aiuterà.
Caramente ti Baccia tuo Giulio, Baccioni a Rino. Saluti alla cognata Anna, Sorella
Giulio.
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