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Note:
Quando scrive
questa lettera
Giulio non ha
ancora ricevuto
la lettera di
Giovanni in pari
data (qui la
precedente n.
234).
Dopo aver
brontolato con
Maria che gli fa
sospirare le sue
lettere ed
essersi
interessato del
suocero, parla
della questione
con Giovanni.
Emo non ha
esitato ed
appena avuto un
cenno di assenso
dal fratello ha
proceduto contro
Giovanni
chiedendo,
attraverso
avvocati, che
restituisse la
procura avuta
dai fratelli.
Giovanni, nella
lettera
precedente
afferma che
bastava glielo
chiedessero, non
c'era bisogno di
sprecare soldi
con avvocati.
Pur un po'
seccato che Emo
non lo abbia
informato,
assume qui una
linea dura
contro Giovanni,
dandogli del
semi-pazzo.
Possiamo
sospettare che
con la moglie
Giulio non
voglia farsi
vedere meno
deciso o forte
di Emo, ma con
Giovanni i suoi
toni sono
diversi; sa che
la minaccia di
vendere i campi
di Arino è stata
fatta per
intimorire le
donne: Giovanni
non morde.
E quanto alla
licenza e agli
spostamenti,
tutte le voci
che arrivano a
Giulio e che
riporta non si
avverano mai!
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crono 235
doc. 28.2.18 n2
28-2-918
Cara sposa
Ieri ho ricevuto tua lettera Dopo sì lungo mio attendere, sembra proprio che non ti riesce a trovare il tempo da scrivere.
Sentii volentieri di vostra salute meno tuo Papà ancora stasionario, ciò che raccomando di adoperare i mezzi più eficacci per sua salute già inmagino non trascurerai
Dunque mi dici che è molto desideroso di mia venuta, anch'io sto aspettando d’in giorno in giorno.
qui nella tua mi dici che Emo ha proceduto per via legale col Giovanni, in merito ai nostri interessi però a me non mi disse nulla, solo mi diceva sarebbe da procedere io subito risposi che sta bene sua idea, è che proceda pure che io seconderò tutto ciò che farà per ottenere le cose giuste anzi sto ora inattesa di suoi scritti, ha fatto bene così altrimenti con quel galantuomo non se n'e va fuori in nessuna maniera solo mi dispiace che in seguito sarò tramutato andrò nelle marche, come già te lo dissi, di ciò non importa sono sempre vicino lo stesso,
in questo momento intesi qui da parte di un mio colega che il giorno (tre) ci sono cerca una dosina di guardie che parte per la licenza invernale, il quale credo sarò compreso anch'io.
Dunque attendemi che non tarderò molto.
Se non mi sbaglio la dificoltà che fatte voialtri per andare ad arino sara appunto per che il Giovanni ha detto casi da vendere tutto inutile a ragionare con individui simi pazzi, ti giuro se mi fa a mè simili ragionamenti non so come andasse a finire, basta tralascio col dirti che ormai io sono bello e stanco di soportare tali pazienze in’ogni, ora pensiamo a d’altro. Baciandoti di tutto cuore tuo Amato
Giulio
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