II 14 luglio 1917 Giulio da Torre Canne scrive a Maria a Borso
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Lettera di Giulio del 14 luglio 17 Note:
Da questa lettera si vede bene che Giulio sta usando una stilografica che ha una scrittura più nitida ed uniforme.  Giulio sbaglia a indicare il prezzo della lana, quello che riporta è al chilo non al quintale. Non lo sa ancora ma Maria gli ha già spedito 260 lire: bastano per un quintale ma non per spedirla a casa. Dunque l'affare della lana procede, invece quello del trasferimento no. Per ora non se ne parla: occorre ungere le ruote. Ritentare la via dell'onorevole Roi questa volta attraverso il parroco Garzotto di Chiuppano... non si capisce perché questa via dovesse essere più promettente. Forse il tam tam della truppa lo indicava come più influente o più disponibile ad  aiutare.
Giulio accenna anche ad un altro affare di cui parlare col Parroco Garzotto, e forse con l'Onorevole, ma quale? La questione con Giovanni?
Ma intanto tutti stanno bene tranne il suocero Bepi; era del 47 ed aveva quindi 70 anni giusti e sarà sembrato un vecchio ai giovani generi.

crono 170

doc. 14.7.917 n. 23

Sulla busta
tp 18.7.17 Borso Treviso

Alla Signora Cristiani Maria
P.Sig. Serena Giuseppe
(p. Treviso) Borso

sul retro
tp 16 LUG 17  - AMB Lecce
mitente Cristiani Giulio G. finanza Bari Fasano T. Canne

Torre Canne, 14.7.917
Mia cara Sposa,
In riscontro alla tua cara lettera che con piacere sentii che tutti godete otima salute meno tuo Padre che ancora affitto dagli occhi ciò che ti raccomando di aver cura, ricevetti anche una tua cartolina su ciò che mi dicevi di Guglielmo a me mi ha scritto due volte ora inmagino avrete ricevuto anche voi sue nuove; dice che sta bene Dunque nulla dibitate. Anche mia salute otima che di cuore a te e tutti disedero. Rino sempre mi rammento, caro, un Bacione Per me.
Ora ti rendo notto col massimo mio dispiacere che neanche questo mese sarò tramutato Tutta la mia fiducia che avevo tanto che non mi sono interessatto affatto come già ti dicevo, invanamente mi allusingai cosiche lunga è ancora, cosa vuoi quando il Distino vuole cosi cosi sia...
Senti Maria se tu vuoi recarti fino al signor parroco Garzotto che trovasi a chiuppano dicendogli in questa maniera che io essendo dal gennaio che ho fatto Produrre domanda la quale mi e stata presa in considerazione ancora dal marzo e d' allora nulla più vedi se si volesse lui interessare farebbe una grata cortesia magari scrivendo all'onorevole Roi. gli dirai sempre con rispetto e sempre con l'educazione dovuta sia ti Prego, più gli dirai che ogn'uno di noi richiamati ha diritto di essere avicinato alle loro famiglia come dalla legge stessa e stato concesso e per ciò tutti gode quel solievo di essere avicinati alle loro famiglie. Cercherai di fargli comprendere bene spiegandogli chiaro il tutto. Dunque ti Prego cosi gli dirai anche Per quest'altro affare che ci siamo Parlati Più se ci sarà spese sempre a tuo carico.
In riguardo alla lana si trova magari a stento perche ora tutti l'anno venduta. il prezzo sarebbe di lire 2.50 al quintale sporca. Però lo stesso c'è interesse, come ti dicevo sull'altra mia se credi di spedire l'importo Per un quintale o sia di più  fate come vi piace a voialtre però Prendendola sporca co la muta sai. Dunque Pensaci, se hai già spedito il vaglia cercherò io di fare alla meglio. Sai ci vuole 35 lire al quintale di spedizione lo stesso sarebbe interesse ti sembra?Raccomandandoti su ogni cosa di fare bene. Sempre a te vicino tuo sposo Giulio. Tanti Baci a Rino e tutti. Saluti a genitori e sorella, ciao.