|
crono 283
doc. 28.8.18 n.cg82
Cartolina: Regio Esercito Italiano
Corrispondenza in franchigia
Guardia di Finanza Comando di Tenenza
Piazza Marittima di Venezia
Alla Signora
Maria Cristiani Martini
Dolo Arino I^
Venezia
mitt. Cristiani Giulio
R.a G. Finanza
Magazzini Generali
Venezia
Venezia li 28.8.18
Mia Cara Sposa
con l'appresente ti faccio notto di mia buona Salute così auguro sia di te e nostro amato Rino nonche Nipotini sorelle e tutti insomma,
mi informerò in riguardo agli aretrati non solo ma anche del famoso vaglia di L.170.
(in mio riguardo tutto bene)
ti raccomando Rino se fosse il caso di mandarlo a scuola privata magari la da Giggio Eosserno poi che non mangia uva immatura perche cè male e cosi per tutti, pensare poi che costa denari e fatica, ma sarà inutile mia raccomandazione
un Bacio a Rino tuo Giulio
[sul margine]
Scrivi presto
|
Note:
Giulio inizia
questa cartolina
curando
particolarmente
la grafia ma
mescolando due
stili molto
diversi sia tra
mittente ed
indirizzo, sia
nel testo. La
prima grafia è
diritta, rotonda
e con tratto
grosso mentre la
seconda è molto
inclinata e
tratto più
sottile. Giulio
ci teneva alla
scrittura e
abbiamo visto
diverse volte
che si
esercitava a
scrivere. C'è il
solito scambio
di informazioni,
con una novità:
suggerisce a
Maria di mandare
Rino, che ha
appena compiuto
tre anni a
scuola
"privata",
mostrando di
avere progetti
ambiziosi per
suo figlio. Il "Giggio
Eosserno" che
doveva fare da
maestro a Rino,
era con grande
probabilità
fratello di
Anna, la cognata
che viene più
volte chiamata
"la Luserna", il
sopranome di
famiglia era
infatti "userno"
con una "l"
all'inizio
pronunciata
quasi come una
"e". Ancora
raccomanda che
Rino non mangi
uva non matura;
sia perché gli
farebbe male (si
pensava una
volta che la
frutta acerba
facesse male)
sia
perché sarebbe
uno spreco.
|
|
|